Tutte le novità riguardanti la Manovra 2025 del Governo Meloni. Dal bonus nascite al cuneo fiscale, ecco tutto quello che occorre sapere.
Il governo Meloni ha varato il testo della manovra 2025, che ora passa alla Camera dei deputati per l’approvazione definitiva. Tra le misure più rilevanti del primo decreto-legge si annoverano i rifinanziamenti per l’infrastruttura ferroviaria e il contratto di programma RFI, nonché sostegni al servizio civile universale e all’indennità Ape sociale.
Viene inoltre previsto un incremento dei fondi per i grandi eventi e per il lavoro straordinario delle Forze di polizia. Il decreto mira anche a snellire i tempi di pagamento legati al PNRR e assegna fondi specifici alla Regione Sicilia e alla Provincia autonoma di Trento.
Il disegno di legge di bilancio 2025
La legge di Bilancio si focalizza sulla trasformazione strutturale del taglio al cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti e sull’introduzione dell’Irpef a tre aliquote. Queste ultime diventeranno strutturali a partire dal prossimo anno, con percentuali che variano in base ai redditi: 23% fino a 28mila euro, 35% tra 28mila e 50mila euro, e infine il 43% per redditi superiori ai 50mila euro. Le detrazioni saranno influenzate dalla presenza di figli a carico, favorendo chi ha una famiglia numerosa o figli con disabilità.
Una delle novità più significative riguarda la “Carta per i nuovi nati”, che prevede un assegno una tantum di mille euro destinato ai genitori dei neonati con un ISEE fino a quarantamila euro. La manovra punta anche al potenziamento dei congedi parentali e del supporto agli asili nido. Oltre a rifinanziare la “Carta dedicata a te” destinata alle famiglie numerose o con basso ISEE.
Sul fronte pensionistico si confermano alcune misure già note come Quota 103, l’Ape sociale e l’Opzione donna. La novità principale è rappresentata dalla possibilità del pensionamento anticipato agevolato tramite TFR per chi aderisce ai fondi pensione integrativi. Inoltre viene rafforzato il bonus Maroni volto ad incentivare la permanenza nel mondo del lavoro dei soggetti in età pensionabile.
La Legge mira ad una riorganizzazione delle agevolazioni fiscali introducendo un tetto mobile basato sul reddito familiare. Conferma la deduzione del 120% per le nuove assunzioni che comportino un aumento dell’occupazione annuale. Ed estende incentivi all’assunzione nelle zone economiche speciali previste dal piano governativo.
Infine, viene annunciata una riduzione del bonus ristrutturazioni dal 50% al 36% sulle seconde case mentre rimane invariato per le prime case; questa misura permetterà allo Stato un risparmio significativo riducendo le spese da un miliardo a seicento milioni di euro nel bilancio previsto.