Quali sono le città più sicure in assoluto in Italia? Ecco la classifica da conoscere se avete intenzione di trasferirvi (ma non solo).
L’Italia, con le sue bellezze storiche, culturali e paesaggistiche, è da sempre meta di turisti da tutto il mondo. Tuttavia, quando si parla di sicurezza, non tutte le città vengono percepite allo stesso modo. L’Indice della Criminalità 2024 pubblicato dal Sole 24 Ore offre uno spaccato interessante su quali siano i luoghi più tranquilli e quelli meno raccomandabili del Belpaese.
Sorprendentemente, al di là delle grandi metropoli spesso associate a un maggiore tasso di criminalità, emerge una realtà differente. Belluno si distingue come una delle città più sicure d’Italia. Con solamente 4.801 denunce registrate nel corso dell’anno, mostra un calo significativo rispetto all’anno precedente (-228 denunce). Questo dato colloca Belluno al 98° posto nella classifica generale nazionale per la sicurezza.
Tra i reati maggiormente segnalati troviamo truffe e frodi informatiche, omicidio colposo (inclusi quelli derivanti da incidenti stradali) e sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile; numeri comunque bassi che testimoniano la relativa tranquillità della zona.
La classifica
Analizzando la situazione a livello regionale nel Veneto emerge un quadro variegato: Venezia, Verona e Padova si posizionano tra le province con il maggior numero di denunce a livello nazionale. Al contrario, Belluno insieme a Treviso rappresenta l’eccezione positiva della regione con un numero decisamente inferiore di crimini registrati.
Questo contrasto all’interno dello stesso territorio regionale evidenzia come la criminalità possa variare significativamente anche in aree geograficamente vicine.
Non sorprende che Milano, Roma e Firenze occupino i primi posti nella classifica delle città con il maggior numero di reati in Italia. Queste metropoli sono seguite da altre importanti realtà urbane come Rimini e Torino. Il fenomeno è attribuibile non solo alla densità abitativa ma anche alla grande affluenza turistica che caratterizza questi centri durante tutto l’anno.
La presenza massiccia di visitatori può infatti incrementare certe tipologie criminose come furti e rapine. Un esempio lampante è Rimini dove l’aumento dei reati nei mesi estivi è strettamente correlato all’afflusso turistico stagionale.
A livello nazionale si registra per la prima volta dal 2013 un aumento delle denunce (+3,8% rispetto al 2022), segnando così il ritorno ai volumi pre-pandemia dei reati in Italia. Tuttavia questo incremento non sembra ancora delineare una tendenza consolidata visto che i dati del primo semestre del 2024 indicano già una leggera flessione (-1%).
Mentre alcune aree mostrano segnali preoccupanti con un aumento dei reati violenti quali omicidi e rapine, altre parti d’Italia come Belluno dimostrano che è possibile vivere in contesti urbani relativamente sereni ed esenti da gravi forme di criminalità.